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    Francesco COSTANZO

    Insegnamento di LABORATORIO DI PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA III

    Corso di laurea magistrale a ciclo unico in ARCHITETTURA

    SSD: ICAR/14

    CFU: 8,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 64,00

    Periodo di Erogazione: Primo Quadrimestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    ITALIANO

    Contenuti

    La prima parte del Corso si occupa di Composizione, ossia del progetto come elaborazione tecnica e riguarda l’aspetto oggettivo ed autonomo dell’architettura.

    Verranno indagati alcuni progetti paradigmatici:
    LC / Palazzo dell’Assemblea a Chandigarh
    Terragni, Lingeri, Cattaneo / Palazzo Congressi e dei Ricevimenti
    Mangado / Padiglione a Saragozza
    Koolhaas / Tres Grand Biblioteque

    In questa fase lo studente si occuperà di un progetto di un’architettura collettiva col fine di giungere ad una significativa finitezza ed autonomia del manufatto. Il tema riguarda l’edificio collettivo / pubblico - che prevede più funzioni (teatro /sala, hall, spazi di ricorrenza) – ed è inteso come architettura palaziale, in quanto è determinato da un preciso limite ed è articolato internamente come una città, assumendo cioè un principio ordinatore di tipo urbano. All’interno di questa fase si approfondiranno alcuni archetipi, come quello dell’ipostilo, come pretesto/occasione per indagare le questioni connesse al rapporto tra sistemi elementari e figurazione.

    Nella seconda parte, lo studente si occuperà del rapporto finitezza / non finitezza (progressività, interruzione, correzione, .), attraverso un processo di completamento all’inverso.
    Il progetto riguarderà i modi con cui l’architettura assume alcuni principi di natura relazionale, definendo rapporti con il sito al punto da alterarsi secondo adeguamenti/correzioni. In questa fase, inoltre, lo studente si occuperà della questione della non finitezza e della mutevolezza dei programmi. L’architettura verrà “ridotta a rudere” simulando uno stato di incompletezza per cui il progetto della prima fase è ridotto alla sua consistenza strutturale. Qui avverrà una contrazione del programma iniziale e l’integrazione con funzioni “dissonanti” che convivono con le funzioni pubbliche/collettive.

    Testi di riferimento

    Finito / non finito
    F. Costanzo, L’architettura del non finito
    G. Grassi, Architettura lingua morta
    F. Venezia, Rovine e non finito

    Sulla Composizione
    R. Capozzi, L’architettura dell’ipostilo
    F. Costanzo, L’architettura del Campo
    F. Costanzo, Continuo e discontinuo
    C. Martì Arìs, Silenzi eloquenti (sugli elementi)

    Sull’architettura dell’edificio
    Martì Aris, Scomponibile versus monolitico
    Monestiroli, La metopa ed il triglifo (Le forme ed il tempo, l’esempio di Mies; La metopa ed il triglifo. Rapporto tra costruzione e decoro nel progetto di architettura)

    Sulla città
    Monestiroli, La metopa ed il triglifo (L’arte di costruire la città)
    Armando dal Fabbro, Astrazione e memoria

    Obiettivi formativi

    Il Corso di Progettazione Architettonica 3, collocandosi a metà del percorso formativo della Laurea Magistrale quinquennale “Architettura”, prova a definire, attraverso il progetto di architettura, un momento di sintesi e di messa in opera delle esperienze didattiche riguardanti le specifiche tecniche del progetto, la costruzione, la rappresentazione.
    Il Corso cerca di sensibilizzare lo studente rispetto ai temi ed istanze contemporanee occupandosi del rapporto tra la “tensione alla finitezza” come condizione interna al progetto e quella realtà progressiva e mutevole che conduce alla “non finitezza”, condizione rappresentata dall’attuazione non lineare del progetto nelle forme costruite. Uno scarto opera-progetto che, governata all’interno di procedimenti di correzione, richiede di sviluppare una forte capacità critica ed interpretativa del tema e del luogo.
    L’approccio a queste istanze avviene sulla base della trasmissione di quei fondamenti e quegli aspetti costitutivi dell’architettura che, definiti dalla Composizione Architettonica, rappresentano le tecniche del Progetto, facendo sì che le questioni critiche siano sempre interne al progetto e mai un’elusione sovente letteraria ad esso.

    Prerequisiti

    Capacità di definire un progetto dal punto di vista della composizione, della costruzione, della rappresentazione.

    Metodologie didattiche

    Il corso sarà svolto con lezioni teoriche, due esercitazioni e revisioni del progetto.

    Metodi di valutazione

    Durante il corso si svolgeranno in aula una/due prove per la verifica della capacità dello studente di affrontare alcuni problemi progettuali.

    Altre informazioni

    Il Corso indaga le possibilità dell'elementarismo nel progetto contemporaneo.

    Programma del corso

    Si rimanda ai "Contenuti"

    English

    Teaching language

    Italian

    Contents

    The first part of the Course deals with Composition, ie the project as a technical elaboration and concerns the objective and autonomous aspect of the architecture.

    Some paradigmatic projects will be investigated:
    LC / Assembly Building in Chandigarh
    Terragni, Lingeri, Cattaneo / Congress and Receptions “Palazzo”
    Mangado / Pavilion in Zaragoza
    Koolhaas / Tres Grande Biblioteque

    In this phase the student will deal with a project of a collective architecture with the aim of achieving a significant finiteness and autonomy of the building. The theme concerns the collective / public building - which includes several functions (theater, hall, recurring spaces) - and is intended as a palatial architecture, as it is determined by a precise limit and is internally structured as a city, assuming that is an ordering principle of urban type. Within this phase some archetypes will be examined, such as the hypostyle, as a pretext / occasion to investigate the questions connected to the relationship between elementary systems and figuration.

    In the second part, the student will deal with the finiteness / non-finiteness relationship (progressivity, interruption, correction, ...), through a process of completion in reverse.
    The project will concern the ways in which architecture takes on some relational principles, defining relations with the site to the point of alteration according to adaptations / corrections. In this phase, moreover, the student will deal with the question of the non-finiteness and the changeability of the programs. The architecture will be "reduced to ruin" by simulating a state of incompleteness for which the project of the first phase is reduced to its structural consistency. Here there will be a contraction of the initial program and integration with "dissonant" functions that coexist with public / collective functions.

    Textbook and course materials

    Finite / non-finite
    F. Costanzo, L’architettura del non finito
    G. Grassi, Architettura lingua morta
    F. Venezia, Rovine e non finito

    About Composition
    R. Capozzi, L’architettura dell’ipostilo
    F. Costanzo, L’architettura del Campo
    F. Costanzo, Continuo e discontinuo
    C. Martì Arìs, Silenzi eloquenti (sugli elementi)

    About architecture of the artefact
    Martì Aris, Scomponibile versus monolitico
    Monestiroli, La metopa ed il triglifo (Le forme ed il tempo, l’esempio di Mies; La metopa ed il triglifo. Rapporto tra costruzione e decoro nel progetto di architettura)

    About City
    Monestiroli, La metopa ed il triglifo (L’arte di costruire la città)
    Armando dal Fabbro, Astrazione e memoria

    Course objectives

    The Course of Architectural Design 3, placing itself at the middle of the training course of the five-year "Architecture" Master's Degree, tries to define, through the architectural project, a moment of synthesis and implementation of the didactic experiences concerning the project's technical specifications, construction, representation.
    The course seeks to sensitize the student with respect to contemporary themes and issues by dealing with the relationship between "tension to finiteness" as a condition within the project and that progressive and changing reality that leads to "non-finiteness", a condition represented by the non-linear implementation of project in constructed forms. A work-project gap that, governed by corrective procedures, requires the development of a strong critical and interpretative capacity of the theme and of the place.
    The approach to these requests takes place on the basis of the transmission of those foundations and those constituent aspects of architecture that, defined by the Architectural Composition, represent the techniques of the Project, ensuring that critical issues are always internal to the project and never an avoidance, often literary to it.

    Prerequisites

    Ability to define a project from the point of view of composition, construction, representation.

    Teaching methods

    The course will be held with theoretical lessons, two exercises and revisions of the project.

    Evaluation methods

    During the course one / two tests will be held in the classroom to verify the student's ability to face some design problems.

    Other information

    The course investigates the possibilities of elementaryism in contemporary design.

    Course Syllabus

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