mail unicampaniaunicampania webcerca

    Francesca LA ROCCA

    Insegnamento di LABORATORIO DI CULTURA DELL'IMMAGINE

    Corso di laurea magistrale in DESIGN PER L'INNOVAZIONE

    SSD: ICAR/13

    CFU: 8,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 64,00

    Periodo di Erogazione: Primo Quadrimestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    ITALIANO

    Contenuti

    L'insegnamento intende offrire una presentazione generale della cultura dell’immagine contemporanea e fa riferimento ai visual studies, attraverso l'esplicazione delle basi concettuali di questo ambito di ricerca. Verranno discussi in particolare alcuni concetti chiave al centro del dibattito contemporaneo sulle immagini, mettendoli in relazione con la cultura del design. L’immagine viene intesa in tre principali accezioni: l’immagine come intuizione, l’immagine come rappresentazione, l’immagine come spazio sociale. Sulla base di ciò gli studenti svolgeranno una sperimentazione personale, pervenendo ad un elaborato progettuale che utilizza il linguaggio delle immagini, per analizzare un tema e svilupparlo.

    Testi di riferimento

    Il ruolo dell'immagine nella cultura contemporanea risulta centrale nei testi di suggeriti. Questi costituiscono un riferimento generale utile a comprendere le basi e la metodologia dei visual studies contemporanei. Fonti iconografiche diversificate, cartacee e del web, reperite attraverso una personale ricerca da condividere nella classe degli studenti, rappresentano i riferimenti necessari alla elaborazione del progetto d’anno.

    Breidbach O. & Vercellone F. (2010). Pensare per immagini. Tra scienza e arte. Milano: Bruno Mondadori.

    Didi-Hubermann, G. (2006). L’Immagine insepolta. Torino: Bollati Boringhieri.

    Falcinelli, R. (2020). Figure. Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram. Torino: Einaudi.

    Pinotti, A. & Somaini A., cur. (2009) Teorie dell’immagine. Milano: Raffaello Cortina.

    Villari, E., cur. (2018). Aby Warburg, antropologo dell’immagine. Roma: Carocci.

    Warburg , A.(2002) Mnemosyne. L’Atlante delle immagini. Torino: Aragno.

    Obiettivi formativi

    Una formazione volta ad orientarsi nell’odierno universo dell’immagine, è per i futuri designer un’attitudine importante. Obiettivo generale dell’insegnamento laboratoriale è quindi quello di aiutare lo studente a sviluppare una cultura dell’immagine nel contesto contemporaneo: in cui il web da un lato è in grado di fornire una ricchezza di riferimenti e stimoli, dall’altro la mole delle informazioni disponibili può anche avere un effetto disorientante, in mancanza di strutturati strumenti di elaborazione culturale.
    L’obiettivo è quindi quello di guidare lo studente, dotandolo di una sintetica impostazione teorica di base, ad una personale sperimentazione progettuale. Lo studente potrà affinare la propria preparazione, sperimentando un uso più cosciente dell'immagine, considerandola in tre principali accezioni: come intuizione, rappresentazione e spazio sociale.

    Prerequisiti

    Gli studenti dovranno avere competenze acquisite nel campo della comunicazione visiva, della cultura e storia del design, della storia dell’arte.

    Metodologie didattiche

    Il corso prevede delle lezioni di impostazione teorica e metodologica, con riferimento alla cultura dell’immagine nei diversi ambiti del sapere e della società. Gli studenti saranno dalle prime lezioni coinvolti nella ricerca di una struttura narrativa che utilizzi le immagini come materia prima. Il lavoro progettuale andrà quindi in parallelo rispetto alla riflessione sull’universo delle immagini contemporanee, utilizzando una libera ricerca e strumenti di selezione in base al tema d’anno.

    Metodi di valutazione

    Il lavoro progettuale del laboratorio si svolgerà attraverso delle presentazioni periodiche (almeno una al mese) ed una verifica continua nel corso delle esercitazioni settimanali. La ricerca in itinere, discussa dalla classe nei suoi diversi step, vede come momento fondamentale un confronto interattivo tra docente e studente, con contributo di discussione attiva tra gli studenti. L’esame finale prevede la presentazione di un elaborato grafico ed eventualmente un breve filmato multimediale che lo sintetizzi o integri.

    Altre informazioni

    A seconda del numero di partecipanti al corso dell’anno il lavoro potrà essere svolto singolo o a gruppi.

    Programma del corso

    Valore e significati dell’immagine
    Il corso cura la formazione della sensibilità estetica del designer, soffermandosi sul valore dell’immagine, e rafforzando le competenze per un uso originale e consapevole dell’immagine nel progetto. Il corso ha una prevalente natura laboratoriale, con una sperimentazione personale da parte dello studente sull’uso delle immagini per comunicare contenuti complessi.
    L’immagine, da un lato oggi esaltata, rischia dall’altro di essere intesa nel suo risvolto riduttivo, di cui si segnala l’aspetto seduttivo e al contempo ingannatore, presente nel suo uso a servizio del marketing. Segnalare questo impasse per evidenziare il grande valore culturale che invece l’immagine può incarnare è obiettivo cui tende il programma dell’insegnamento.

    Orientarsi nel mondo dell’immagine
    I visual studies affermano l’autonoma valenza epistemologica dell’immagine e ne riconoscono la superficie profonda. L’iconic turn viene proposto nel corso come punto di vista trasversale, utile ad esercitare lo sguardo al di là delle compartimentazioni tra gli immaginari dell’arte, della scienza, del design, della tecnologia, del sociale e della vita quotidiana.
    La peculiarità dei visual studies che più viene messa in risalto nell’ambito del presente insegnamento è che essi fanno riferimento ad una scienza dell’immagine che va ben oltre la ristretta sfera dell’immagine artistica, senza distinzioni tra High e Low. I rappresentanti dell’iconic turn considerano tutte le forme di esperienza visiva che circolano in una determinata cultura, provenienti dai diversi domini dell’arte, della cronaca, della politica, della storia, della religione, della scienza e della tecnica.
    L’affermazione della autonomia e trasversalità di una cultura dell’immagine è il leitmotiv dell’ iconic turn. I visual studies rappresentano una nuova scienza, inaugurata da William J. T. Mitchell, tanto più urgente in un mondo che si avviava ad essere dominato, poi quasi frastornato dalle immagini (Breidbach & Vercellone, 2018 p. 66). La cultura fondata unicamente in chiave concettuale ha ceduto a favore di un espandersi del significato dell’immagine.

    La sperimentazione laboratoriale

    Diviene quindi rilevante nella didattica fornire ai futuri designer strumenti per “orientarsi nell’immagine”. La sfida è l’acquisizione di una sensibilità utile a muoversi pariteticamente nei diversi tempi, attuali, passati o anacronistici; tra immagini dell’arte, della cultura materiale, della natura e della scienza, della storia e del quotidiano. Importante è soprattutto che i futuri designer attraverso una propria sperimentazione progettuale si avvicinino all’immagine come entità dotata di una identità operativa, capace di esprimere in forma sintetica contenuti complessi.
    In questa prospettiva la lezione di Aby Warburg è riportata come un importante riferimento. Nel metodo di Warburg la ricostruzione storica è un vortice, un momento agitatore, che modifica o addirittura sconvolge il corso delle cose. Diversamente da qualsiasi ipotesi di evoluzione lineare, l’immagine per Warburg circola attraverso un movimento plurimo di ibridazioni, lacune e ritorni, che le possono conferire nel presente un inatteso quid di energia. Le immagini possono svolgere il ruolo di sensibili organi percettori della vita esteriore e interiore della propria epoca.
    La sperimentazione progettuale, prevista come momento centrale e prevalente del presente laboratorio di cultura dell’immagine, non si propone il fine di studiare le immagini dividendole in nuove categorie; al contrario di comprendere la potenzialità delle immagini sperimentando forme di montaggio spregiudicato, capace di lavorare su accostamenti inediti e di generare relazioni rivelatrici tra immagini appartenenti a contesti del tutto diversi. Sotto tale aspetto ci si richiama alla propensione del design di oggi ad uno spiccato nomadismo dell’immaginario.
    Lo studente selezionerà una tematica nell’ambito prescelto – del sociale, dell’arte, della cronaca, della letteratura – e sperimenterà la comunicazione dei contenuti attraverso l’uso dell’immagine. Il prodotto finale sarà un elaborato grafico ed eventualmente un breve video integrativo.

    English

    Teaching language

    Italian

    Contents

    The teaching aims to offer a general presentation of contemporary image culture and refers to visual studies, through an explanation of the conceptual foundations of this field of research. In particular, some key concepts at the center of the contemporary image debate will be discussed, relating them to design culture. Image is understood in three main meanings: image as intuition, image as representation, and image as social space. Based on this, students will carry out personal experimentation, arriving at a design paper that uses the language of images, to analyze a theme and develop it.

    Textbook and course materials

    The role of the image in contemporary culture turns out to be central in the suggested texts. These provide a useful general reference for understanding the foundations and methodology of contemporary visual studies. Diversified iconographic sources, print and web, found through personal research to be shared in the student class, also represent the necessary references for the development of the year's project.
    Breidbach O. & Vercellone F. (2010). Pensare per immagini. Tra scienza e arte. Milano: Bruno Mondadori.

    Didi-Hubermann, G. (2006). L’Immagine insepolta. Torino: Bollati Boringhieri.

    Falcinelli, R. (2020). Figure. Come funzionano le immagini dal Rinascimento a Instagram. Torino: Einaudi.

    Pinotti, A. & Somaini A., cur. (2009) Teorie dell’immagine. Milano: Raffaello Cortina.

    Villari, E., cur. (2018). Aby Warburg, antropologo dell’immagine. Roma: Carocci.

    Warburg , A.(2002) Mnemosyne. L’Atlante delle immagini. Torino: Aragno.

    Course objectives

    An education aimed at orienting oneself in today's image universe is an important aptitude for future designers. The general objective of laboratory teaching is therefore to help the student develop a culture of the image in the contemporary context: in which the Web on the one hand is able to provide a wealth of references and stimuli, and on the other hand the sheer volume of information available can also have a disorienting effect, in the absence of structured cultural processing tools.
    The goal is thus to guide the student, providing him or her with a concise basic theoretical framework, to personal design experimentation. The student will be able to refine his or her preparation by experimenting with a more conscious use of the image, considering it in three main meanings: as intuition, representation and social space.

    Prerequisites

    Students should have acquired skills in visual communication, design culture and history, and art history.

    Teaching methods

    The course includes lectures on theoretical and methodological approaches, with reference to the culture of images in the different spheres of knowledge and society. Students will be involved from the first lessons in the search for a narrative structure that uses images as raw material. Project work will then go in parallel with respect to reflection on the universe of contemporary images, using free inquiry and selection tools according to the year's theme.

    Evaluation methods

    The laboratory project work will be carried out through periodic presentations (at least one per month) and ongoing verification during weekly exercises. The in-progress research, discussed by the class in its different steps, sees as a key moment an interactive discussion between teacher and student, with contribution of active discussion among students. The final exam involves the presentation of a graphic project and possibly a short multimedia film synthesizing or integrating it.

    Other information

    Depending on the number of participants during the year, the work may be conducted individually or in groups.

    Course Syllabus

    Value and meanings of image
    The course takes care of the formation of the designer's aesthetic sensibility, dwelling on the value of image, and strengthening the skills for an original and conscious use of image in design. The course has a predominantly laboratory nature, with personal experimentation by the student on the use of images to communicate complex content.
    Image, on the one hand exalted today, risks on the other hand being understood in its reductive implication, the seductive and at the same time deceptive aspect of which is pointed out, present in its use in the service of marketing. To point out this impasse in order to highlight the great cultural value that the image can instead embody is the objective to which the teaching program tends.

    Orienting oneself in the world of image
    Visual studies affirms the autonomous epistemological value of the image and recognizes its deep surface. The iconic turn is proposed in the course as a cross-cutting point of view, useful for exercising the gaze beyond compartmentalizations between the imaginaries of art, science, design, technology, social and everyday life.
    The peculiarity of visual studies that is most emphasized in the present course of teaching is that they refer to a science of the image that goes far beyond the narrow sphere of the artistic image, without distinction between High and Low. Representatives of the iconic turn consider all forms of visual experience circulating in a given culture from the different domains of art, news, politics, history, religion, science and technology.
    The assertion of the autonomy and transversality of an image culture is the leitmotif of the iconic turn. Visual studies represents a new science, inaugurated by William J. T. Mitchell, all the more urgent in a world that was about to be dominated, then almost dazed by images (Breidbach & Vercellone, 2018 p. 66). The purely conceptually grounded culture gave way in favor of an expansion of the meaning of the image.

    The laboratory experimentation
    It therefore becomes relevant in education to provide future designers with tools to "orient themselves in the image." The challenge is the acquisition of a useful sensitivity to move equally in different times, current, past or anachronistic; between images of art, material culture, nature and science, history and the everyday. Above all, it is important that future designers through their own design experimentation approach the image as an entity with an operational identity, capable of expressing complex content in a synthetic form.
    In this perspective, the lesson of Aby Warburg is brought back as an important reference. In Warburg's method, historical reconstruction is a vortex, an agitating moment, which modifies or even disrupts the course of things. Unlike any assumption of linear evolution, the image for Warburg circulates through a multiple movement of hybridizations, gaps and returns, which can give it in the present an unexpected quid of energy. Images can play the role of sensitive perceptual organs of the outer and inner life of one's time.
    The design experimentation, envisaged as the central and prevailing moment of the present workshop on image culture, does not aim to study images by dividing them into new categories; on the contrary, it aims to understand the potential of images by experimenting with unprejudiced forms of assemblage, capable of working on novel juxtapositions and generating revelatory relationships between images belonging to entirely different contexts. In this respect we refer to the propensity of today's design for a marked nomadism of imagery.
    The student will select a theme in the chosen field - of social, art, news, literature - and experiment with communicating the content through the use of images. The final product will be a graphic essay and possibly a short integrative video.

    facebook logoinstagram buttonyoutube logotype