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    Adriano D'ALOIA

    Insegnamento di MODA E SPETTACOLO

    Corso di laurea in DESIGN PER LA MODA

    SSD: L-ART/05

    CFU: 12,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 96,00

    Periodo di Erogazione: Secondo Quadrimestre

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    ITALIANO

    Contenuti

    L’insegnamento si concentrerà sulla reciproca compenetrazione tra la moda e l’universo mediale contemporaneo, con particolare riferimento al cinema, alla fotografia, alla televisione, alla pubblicità, al giornalismo, all’editoria e ai nuovi media. Da un lato la moda intrattiene con i media un rapporto “congiuntivo” (la moda e i media), sia in termini di “innesto” di risorse materiali, simboliche, creative e umane (la moda nei media) sia in termini di “appropriazione” di linguaggi e dispositivi (i media della moda). Dall’altro può essere considerata essa stessa un medium tipicamente moderno per le implicazioni “spettacolari” insite nella sua natura comunicativa e nella sua tendenza a porre in questione il rapporto fra corpo (individuale e collettivo) e spazio (fisico e sociale). Dopo aver inquadrato il fenomeno della moda dal punto di vista sociologico e semiologico, il corso analizzerà i generi e i linguaggi mediali adottati oggi dalla moda come forma narrativa e spettacolare, e porterà a evidenza le caratteristiche intrinsecamente mediali della sua evenemenzialità, ovvero il ruolo centrale della moda nel design dell’esperienza contemporanea.

    Testi di riferimento

    Testi obbligatori:

    • Antonella Giannone, Patrizia Calefato, Manuale di comunicazione, sociologia e cultura della moda, Vol. 5: "Performance", Meltemi, Milano 2007.

    + Due testi a scelta selezionati in due diverse delle seguenti aree:

    Fotografia:
    • Claudio Marra, Nelle ombre di un sogno. Storia e idee della fotografia di moda, Bruno Mondadori, Milano 2004.
    • Federica Muzzarelli, L’ immagine del desiderio. Fotografia di moda tra arte e comunicazione, Bruno Mondadori, Milano 2009.

    Cinema:
    • Mariamanuela Messina, Cinema.Moda. Il cinema e la moda tra filmica e sociale, Arduino Sacco, Roma 2011.
    • Sofia Gnoli, Moda & cinema: la magia dell'abito sul grande schermo, Edimond, Città di Castello 2002.
    • Teresa Biondi, Segni di moda nell’immagine filmica. La cultura della moda nell’arte del costumista, Meti, Torino 2012.

    Televisione:
    • Veronica Innocenti, Marta Perrotta (a cura di), Factual, reality, makeover. Lo spettacolo della trasformazione nella televisione contemporanea, Bulzoni, Roma 2013.
    • Fabiana Giacomotti, La tv alla moda: stile e star nella storia della Rai, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2014.

    Internet:
    • Bianca Terracciano, Social moda. Nel segno di influenze, pratiche, discorsi, FrancoAngeli, Milano 2017.
    • Giulia Rossi, Digital Fashion Media: Come è cambiato il modo di comunicare la moda, Nuova Cultura, Roma 2018.

    Ulteriori testi di riferimento (metodologici) non obbligatori:

    • Piero Polidoro, Che cos’è la semiotica visiva, Carocci, Roma 2008.
    • Maurizio Ambrosini, Lucia Cardone, Lorenzo Cuccu, Introduzione al linguaggio del film, Carocci, Roma 2014.
    • Dario Mangano, Che cos’è la semiotica della fotografia, Carocci, Roma 2018.

    Obiettivi formativi

    Scopo principale dell’insegnamento è offrire agli studenti un’ampia e approfondita conoscenza delle forme, dei generi e dei linguaggi che caratterizzano la relazione reciproca fra la moda e i media. Il corso si prefigge anche di offrire strumenti metodologici e di trasmettere competenze analitiche del sistema simbolico e materiale della moda come fenomeno spettacolare della contemporaneità, con particolare riferimento ai linguaggi visivi e audiovisivi. Lo studente maturerà inoltre capacità progettuale strategica e consapevolezza critica rispetto all’uso dei media digitali e multimediali nell’ambito della comunicazione della moda.

    Prerequisiti

    È certamente utile la conoscenza dell’evoluzione della moda nel XX secolo nel contesto della storia dell’industria culturale. L’insegnamento presuppone anche l’interesse per i prodotti mediali (film, serie tv, riviste, mostre multimediali ecc.) e la loro fruizione. È auspicabile la conoscenza di base della lingua inglese.

    Metodologie didattiche

    I contenuti verranno erogati principalmente tramite lezioni frontali nell’ambito delle quali tuttavia sarà incentivata l’interazione fra docente e discente. Durante il corso verrà proposta la visione guidata di materiali audiovisivi, fotografici e digitali. La didattica verrà integrata dall’analisi di casi in forma di esercizi (reperibili nello spazio didattico online) svolti dagli studenti e corretti dal docente. L’insegnamento prevede anche un’attività di ideazione e sviluppo, in forma laboratoriale, di un progetto a partire da un concept concordato con il docente. Sono previsti anche incontri con docenti ospiti esperti di specifici aspetti. È raccomandata la partecipazione a seminari, convegni ed eventi d’ateneo sui temi affini all’insegnamento.

    Metodi di valutazione

    La verifica dell’apprendimento avverrà individualmente in sede d’esame tramite un colloquio orale e/o una prova scritta che verterà sui contenuti di lezione e sulla bibliografia e la mediografia obbligatorie, considerati requisiti minimi per il superamento dell’esame. In sede d’esame vengono valutati la capacità critica, l’autonomia di giudizio, la capacità di sintesi, la qualità dell’organizzazione dell’esposizione, il possesso della terminologia specialistica, la capacità di approfondimento e di collegamento trasversale dei contenuti.

    Sulla valutazione finale incidono anche il livello qualitativo di presenza e partecipazione alle attività didattiche; lo svolgimento delle prove intermedie di autovalutazione e autoapprendimento indicate dal docente; la qualità del processo di ideazione, sviluppo e realizzazione del progetto assegnato, compresa la capacità di lavorare in team.

    Altre informazioni

    Filmografia consigliata*

    • Appunti di viaggio su moda e città (Aufzeichnungen zu Kleidern und Städten, Wim Wenders, 1989)
    • Prêt-à-Porter (Robert Altman, 1994)
    • Gia - Una donna oltre ogni limite (Gia, Michael Cristofer, 1998)
    • Zoolander (Ben Stiller, 2001)
    • Il diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada, David Frankel, 2006)
    • Sex and the city (Michael Patrick King, 2008)
    • Valentino: L'ultimo imperatore (Valentino: The Last Emperor, Matt Tyrnauer, 2008)
    • A single man (Tom Ford, 2009)
    • Coco Avant Chanel - L'amore prima del mito (Coco avant Chanel, Anne Fontaine, 2009)
    • The September Issue (R. J. Cutler, 2009)
    • Bill Cunningham New York (Richard Press, 2010)
    • Mademoiselle C (Fabien Constant, 2013)
    • Saint Laurent (Bertrand Bonello, 2014)
    • The Dressmaker - Il diavolo è tornato (The Dressmaker, Jocelyn Moorhouse, 2015)
    • The Neon Demon (Nicolas Winding Refn, 2016)
    • Zoolander 2 (Ben Stiller, 2016)
    • Il filo nascosto (Phantom Thread, Paul Thomas Anderson, 2017)

    * Alcuni film verranno proiettati e discussi in aula e sono pertanto da intendersi come oggetto d’esame.

    Programma del corso

    I contenuti dell’insegnamento verranno presentati in tre moduli svolti sincronicamente.

    Il modulo A mira a fornire un quadro di riferimento delle teorie e dei problemi costitutivi dei nascenti fashion media studies. Verranno presentati e discussi gli autori e i concetti fondamentali della sociologia della moda. Verranno inoltre illustrati e applicati i principali modelli di analisi semiotica dei media.

    Il modulo B analizza le relazioni fra la moda e i media: la fotografia, il cinema, il teatro, l’editoria, la televisione, la pubblicità, Internet. Verranno analizzati i passaggi fondamentali dell’evoluzione storica del rapporto fra tali media e la moda intesa sia come oggetto di rappresentazione sia come risorsa funzionale al progetto comunicativo dei vari media. Inoltre, in una prospettiva sincronica, verranno individuati e analizzati nuovi formati e nuovi generi scaturiti dall’incontro tra media e moda in ambito cinematografico (fashion film), televisivo (makeover tv), pubblicitario (brand entertainment), giornalistico (fashion journalism), performativo (sfilate, fashion weeks) e digitale (fashion blog/vlog, fashion social network).

    Il modulo C affronta alcune questioni relative alla natura intrinsecamente mediale della moda e al suo ruolo nella società dello spettacolo, approfondendo in particolare il rapporto fra la moda-come-medium e lo spazio, il tempo, il corpo e l’identità. Il modulo è funzionale all’individuazione del concept per la realizzazione di un output mediale da parte degli studenti attraverso l’uso della fotografia digitale (in particolare Instagram).

    English

    Teaching language

    Italian

    Contents

    The course focuses on the mutual relationship between fashion and contemporary media, with particular reference to cinema, photography, television, advertising, journalism, and new media. On the one hand, fashion both offers material, symbolic, creative and human resources to media and benefits of their languages ​​and devices to promote its symbolic and economic values. On the other hand, fashion can be considered a typically modern medium for the implications inherent in its communicative nature and its tendency to question the relationship between the body (individual and collective) and space (physical and social). Accordingly, the course frames the phenomenon of fashion from a sociological and semiotic point of view and analyses the genres and languages ​adopted by fashion today as a narrative and spectacular form of media experience.

    Textbook and course materials

    Mandatory texts:

    • Antonella Giannone, Patrizia Calefato, Manuale di comunicazione, sociologia e cultura della moda, Vol. 5: "Performance", Meltemi, Milano 2007.

    + Two texts to be chosen among two different areas of the following:

    Photography:
    • Claudio Marra, Nelle ombre di un sogno. Storia e idee della fotografia di moda, Bruno Mondadori, Milano 2004.
    • Federica Muzzarelli, L’ immagine del desiderio. Fotografia di moda tra arte e comunicazione, Bruno Mondadori, Milano 2009.

    Cinema:
    • Mariamanuela Messina, Cinema.Moda. Il cinema e la moda tra filmica e sociale, Arduino Sacco, Roma 2011.
    • Sofia Gnoli, Moda & cinema: la magia dell'abito sul grande schermo, Edimond, Città di Castello 2002.
    • Teresa Biondi, Segni di moda nell’immagine filmica. La cultura della moda nell’arte del costumista, Meti, Torino 2012.

    Television:
    • Veronica Innocenti, Marta Perrotta (a cura di), Factual, reality, makeover. Lo spettacolo della trasformazione nella televisione contemporanea, Bulzoni, Roma 2013.
    • Fabiana Giacomotti, La tv alla moda: stile e star nella storia della Rai, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2014.

    Internet:
    • Bianca Terracciano, Social moda. Nel segno di influenze, pratiche, discorsi, FrancoAngeli, Milano 2017.
    • Giulia Rossi, Digital Fashion Media: Come è cambiato il modo di comunicare la moda, Nuova Cultura, Roma 2018.

    Further (methodological) texts, not mandatory:

    • Piero Polidoro, Che cos’è la semiotica visiva, Carocci, Roma 2008.
    • Maurizio Ambrosini, Lucia Cardone, Lorenzo Cuccu, Introduzione al linguaggio del film, Carocci, Roma 2014.
    • Dario Mangano, Che cos’è la semiotica della fotografia, Carocci, Roma 2018.

    Course objectives

    The course main purpose is to offer a broad and in-depth knowledge of the forms, genres and languages that characterize the mutual relationship between fashion and the media. The course also aims to offer methodological tools and to transmit analytical skills regarding the symbolic and material system of fashion as a spectacular phenomenon, with particular reference to visual and audiovisual products. The student will also develop strategic planning skills and critical awareness of the use of digital media in fashion communication.

    Prerequisites

    Knowledge on the evolution of fashion in the twentieth century is recommended. The course presupposes a strong interest in media products (films, TV series, magazines, multimedia exhibitions, etc.). Basic knowledge of the English language is desirable.

    Teaching methods

    The contents will be delivered mainly through lectures in which the interaction between instructor and students will be encouraged. The guided vision of audiovisual, photographic and digital materials will be proposed. The course will be supplemented with the analysis of case studies, exercises and online forum on specific topics (available in the e-learning platform). Meetings with guest lecturers will be proposed. Participation in seminars, conferences and university events on subjects related to teaching is recommended.

    Evaluation methods

    Evaluation of student performance depends on an individual exam that will focus on the contents of the lessons and on the mandatory bibliography and filmography. The exam aims also to evaluate critical capacity, autonomy of judgment, ability to synthesise, quality of the organization of argument, use of specialized terminology, and ability to deepen and cross-link the contents. Participation in discussion forums and the performance of individual assignments will be taken into account.

    Other information

    Recommended filmography*

    • Appunti di viaggio su moda e città (Aufzeichnungen zu Kleidern und Städten, Wim Wenders, 1989)
    • Prêt-à-Porter (Robert Altman, 1994)
    • Gia - Una donna oltre ogni limite (Gia, Michael Cristofer, 1998)
    • Zoolander (Ben Stiller, 2001)
    • Il diavolo veste Prada (The Devil Wears Prada, David Frankel, 2006)
    • Sex and the city (Michael Patrick King, 2008)
    • Valentino: L'ultimo imperatore (Valentino: The Last Emperor, Matt Tyrnauer, 2008)
    • A single man (Tom Ford, 2009)
    • Coco Avant Chanel - L'amore prima del mito (Coco avant Chanel, Anne Fontaine, 2009)
    • The September Issue (R. J. Cutler, 2009)
    • Bill Cunningham New York (Richard Press, 2010)
    • Mademoiselle C (Fabien Constant, 2013)
    • Saint Laurent (Bertrand Bonello, 2014)
    • The Dressmaker - Il diavolo è tornato (The Dressmaker, Jocelyn Moorhouse, 2015)
    • The Neon Demon (Nicolas Winding Refn, 2016)
    • Zoolander 2 (Ben Stiller, 2016)
    • Il filo nascosto (Phantom Thread, Paul Thomas Anderson, 2017)

    *Some of the films will be screened and discussed and should therefore be considered as an object of examination.

    Course Syllabus

    The contents of the course will be presented in three synchronous modules.

    Module A aims to provide a theoretical framework for the relationship between fashion studies and media studies. The authors and fundamental concepts of the sociology of fashion will be presented and discussed. The main models of semiotic analysis of the media will also be illustrated and applied.

    Module B analyses both synchronically and diachronically the relationship between fashion and the media (photography, cinema, television, advertising, Internet). Moreover, the new formats and genres emerging from the encounter between media and fashion in cinema (fashion films), television (makeover tv), advertising (brand entertainment), journalism (fashion journalism), performance (fashion shows, fashion weeks) and digital media (fashion blog / vlog, fashion social network) will be presented and discussed.

    Module C addresses some issues related to the intrinsically medial nature of fashion and its role in the society of entertainment, focusing in particular on the relationship between fashion-as-medium and space, time, body and identity.

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