Architettura come opera aperta
a cura di Efisio Pitzalis e Marco Russo
"Architettura come opera aperta" raccoglie una serie di riflessioni sull'omonimo tema, proponendone una lettura fondata su tre aspetti chiave: nuovi edifici pubblici, nuovi spazi per la socialità e nuove prospettive per lo spazio domestico. La tavola sinottica riprodotta in copertina illustra una metaforica “città immaginaria” al cui interno brani storici o consolidati s'interpongono, integrandosi, alle nuove presenze. Una città in contrasto con il principio della “tabula rasa”, apoditticamente perseguito dai fanatici della presunta inconciliabilità tra Antico e Moderno formatisi sui Manifesti e sui Proclami ideologici del secolo scorso. Una città in sottotraccia, come fuoriuscita dalla rasura di una tavola di cera, che reca i segni di una fluorescente venatura: indizio che cospira a suggerire una idea di spazio pubblico in trasformazione, aperto alla possibilità di fruizione dello spurio e del diverso.
