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    Marina D'APRILE

    Insegnamento di LABORATORIO DI RESTAURO ARCHITETTONICO

    Corso di laurea magistrale a ciclo unico in ARCHITETTURA

    SSD: ICAR/19

    CFU: 12,00

    ORE PER UNITÀ DIDATTICA: 96,00

    Periodo di Erogazione: Annualità Singola

    Italiano

    Lingua di insegnamento

    ITALIANO

    Contenuti

    Fondamenti di teoria e storia del restauro.
    Lo storicismo settecentesco, la cultura neoclassica e il restauro archeologico. Le carte del restauro d'anteguerra.
    La ricostruzione dei monumenti danneggiati nel corso del secondo conflitto mondiale.
    Il restauro critico.
    I valori ambientali e la conservazione dei centri storici.
    La cultura del restauro contemporanea.
    Mensiocronologia dei componenti costruttivi storicizzati.
    Ruolo e caratteristiche del rilievo manuale e automatico e del trattamento digitale delle immagini (fotopiani e ortofoto) per il progetto di conservazione.
    Il progetto diagnostico: concetti, metodologie e strumenti di analisi. Caratteri e limiti della loro applicabilità
    Caratteri costruttivi dell’architettura storica regionale. Murature campane in tufo giallo, grigio e in calcare. Solai e coperture in legno di età moderna e contemporanea. Infissi e ferramenta di produzione non industriale. Lastrici pavimentali preindustriali.
    Tecniche di restauro: soluzioni operative per il consolidamento, la riparazione, la rimozione dei fenomeni di degrado, la riqualificazione, il riuso e la valorizzazione della risorsa culturale.

    Testi di riferimento

    TESTI DI RIFERIMENTO
    G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, UTET Scienze e Tecniche, Torino 1996-2011, voll. I-IV (Fondamenti); voll. V-VII (Impianti); voll. IX-XII (Aggiornamenti);
    G. CARBONARA, Avvicinamento al restauro. Teorie, storie monumenti, Napoli, Liguori 1997.
    G. FIENGO, L. GUERRIERO (a cura di), Atlante delle tecniche costruttive tradizionali. Napoli, Terra di Lavoro (XVI - XIX), voll. I-II, Arti Tipografiche, Napoli 2008.
    S.F. MUSSO, Tecniche di restauro architettonico, UTET Scienze e Tecniche, Torino 2013.
    S.F. MUSSO, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, IV ed. agg. e ampliata, EPC, 2016.
    D. FIORANI, Restauro architettonico e strumento informatico. Guida agli elaborati grafici, Liguori, 2004.
    M. D’Aprile, Murature angioino-aragonesi in Terra di Lavoro, Arti Tipografiche, Napoli, 2002.
    APPROFONDIMENTI TEMATICI
    C. FEIFFER, La conservazione delle superfici intonacate, Milano 1997.
    B.P. TORSELLO, Che cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto. Marsilio, Venezia 2005.
    G. FIENGO, L. GUERRIERO (a cura di), Murature tradizionali napoletane. Cronologia dei paramenti tra il XVI e il XIX secolo, Ari Tipografiche, Napoli 1998, pp. 71‐151.
    D. FIORANI (a cura di), Restauro e tecnologie dell’architettura, Roma Carocci Ed., 2009.

    Obiettivi formativi

    Il corso intende fornire strumenti critici e tecnici di conoscenza e metodo finalizzati alla redazione del progetto di restauro in ambito architettonico, secondo un orientamento strettamente conservativo. Muovendo da un breve profilo storico e teorico della disciplina, dalla sua costituzione all’attualità, l’insegnamento approfondisce ed esamina criticamente i fondamenti metodologici e operativi che ne hanno strutturato lo sviluppo.
    Alla fine del corso lo studente acquisirà le capacità di indagare e interpretare la materia costruita dalla ricerca indiretta delle fonti e dei dati gnoseologici pertinenti, al rilievo delle architetture e dell’ambiente costruito, alla mappatura delle patologie (dissesto e degrado) che ineriscono alle costruzioni, fino alle prove diagnostiche e alle più appropriate metodologie di applicazione, al fine di acquisire una comprensione quanto più possibile olistica e sistematica dell’organismo costruito nei suoi elementi costitutivi, nello svolgimento storico costruttivo che lo ha portato ad assumere i connotati attuali, nonché nei suoi meccanismi di danno (degrado e dissesto), con lo scopo primario di riconoscere le cause che tali vulnerabilità hanno determinato e progettarne, di conseguenza, le soluzioni per la loro rimozione o, se ciò comporterebbe la compromissione anziché la conservazione del manufatto, almeno la riduzione degli effetti più deleteri e pervasivi da queste provocate. Di conseguenza, l’insegnamento mira al trasferimento agli studenti anche delle abilità e conoscenze necessarie per la progettazione tecnico-operativa delle soluzioni dei singoli problemi evidenziati attraverso la “fase della conoscenza”, strutturando le azioni in funzione delle priorità di danno e delle vulnerabilità riscontrate. L’acquisizione delle descritte capacità e competenze sarà espressa – e, dunque, valutata in sede d’esame – mediante la redazione di un progetto di conservazione di un organismo architettonico di complessa stratificazione, particolarmente segnato da vistosi processi di degrado/dissesto, individuato di concerto con la docente

    Prerequisiti

    Fondamenti e metodi del rilievo metrico diretto (rilievo geometrico) dell’architettura.
    Fondamenti di storia dell’architettura e conoscenza degli elementi lessicali e delle dinamiche di sviluppo dei linguaggi storicizzati di maggiore diffusione, in particolare, nel contesto italiano e meridionale.
    Fondamenti di tecnologia dell’architettura e di caratteri costruttivi
    Fondamenti di statica e di comprensione dei meccanismi di danno, specie in relazioni ai terremoti, relativi alle costruzioni in muratura portante o in legno.

    Metodologie didattiche

    Gli argomenti discussi nelle lezioni frontali saranno coadiuvati da attività seminariali in-house e fuori sede, per supportare l’approfondimento di temi specifici. Saranno svolti, inoltre, sopralluoghi per illustrare interventi di restauro, se possibile, anche in corso di esecuzione e per dare avvio, nonché eventualmente un ulteriore supporto in corso d’opera, alla redazione dell’esercitazione di progetto assegnata. Durante le ore di lezione, infine, sarà sempre riservato un congruo spazio per la revisione dei lavori degli studenti (test, report, esercitazioni di progetto).
    La frequenza al corso è obbligatoria nella misura del 70%. Le presenze saranno registrate.

    Metodi di valutazione

    A ciascun allievo è richiesta, con responsabilità individuale, l'elaborazione di un progetto di conservazione, adattato ovviamente alle limitazioni e alle esigenze didattiche ma che, ciononostante, comprenda: il rilievo architettonico quotato, i rilievi materico e del degrado – nonché, ove necessario, il rilievo del dissesto (quadro fessurativo) – la cronologia delle strutture (e, qualora si tratti di un ambiente, la cronologia delle fasi di sviluppo dell’organismo urbano), una relazione descrittiva dei dati di conoscenza raccolti e degli scopi, gli approcci e le principali strategie del progetto, il progetto di massima degli interventi di conservazione ipotizzati con alcune soluzioni analizzate con maggiore dettaglio. Tale progetto deve riferire a siti o a organismi di carattere architettonico di complessa stratificazione – cioè, che abbiano subito più interventi di ampliamento, ristrutturazione, restauro, rifacimento, ecc. durante la loro storia) estesamente segnati da processi di degrado, nonché se possibile anche da evidenti dissesti, selezionato di concerto, o anche direttamente proposto, dalla docente. In sintesi, rispetto all’organismo assegnato, gli studenti dovranno quindi esperire la ricerca bibliografica, iconografica, fotografica, cartografica e documentaria relativa alle fonti storiche e correnti, realizzare il rilievo architettonico quotato, il rilievo materico e il rilievo del degrado di tutti gli alzati significativi, anch’essi scelti di concerto con la docenza, condurre di tali fronti l’analisi stratigrafica e progettare, infine, i più adeguati interventi di conservazione. In funzione della dimensione e della complessità dei temi di lavoro assegnati, su indicazione della docente, i progetti potranno anche essere elaborati in gruppo (al massimo di tre-quattro elementi).La prova d’esame si svolge oralmente e coincide con l’illustrazione individuale delle esercitazioni progettuali. Ciò consentirà la verifica delle conoscenze apprese come capacità di registrare, descrivere e interpretare in modo appropriato e con la corretta terminologia le caratteristiche costitutive dell’architettura analizzata, i suoi comportamenti e i meccanismi di danno, in modo da valutare il grado di comprensione raggiunto dall’esaminando come capacità d’interpretare le problematiche rilevate e risalire alle cause che le hanno generate. Il candidato dovrà dimostrare altresì di comunicare in modo chiaro e appropriato le finalità, i mezzi e le strategie che intende implementare, ricorrendo ai lessici e alle nomenclature specialistiche. Durante il colloquio almeno tre domande verteranno sugli argomenti del programma.

    Altre informazioni

    Le lezioni frontali si svolgeranno con il supporto di presentazioni ppt (slides), regolarmente consegnate agli studenti come materiale didattico. Identicamente, durante il corso, altri materiali (pdf) saranno forniti per i singoli approfondimenti tematici (paper, estratti da libri, report, resoconti di interventi di restauro, ecc.). Tutto il materiale digitale sarà disponibile nella sezione specifica del sito web, cioè attraverso la piattaforma MS Teams nel competente gruppo di studio. Per una più chiara e completa assimilazione dei contenuti componenti questo insegnamento, si consiglia vivamente di utilizzare sempre gli appunti delle lezioni, così come raccolti durante il loro svolgimento.

    Programma del corso

    Problematiche e tendenze attuali 0.25 CFU
    Restauro e conservazione: le principali posizioni del dibattito contemporaneo.
    1 sopralluogo

    Lineamenti di teoria e storia del restauro 1.5 CFU
    Il neoclassicismo e il restauro archeologico. E.E. Viollet-le-Duc e il restauro in stile in Francia e in Europa. La conservazione come istanza politico-sociale: J. Ruskin, W. Morris e la cultura di matrice anglosassone. Il restauro stilistico in Italia. C. Boito e il restauro storico-filologico. Il pensiero di A. Riegl e M. Dvorak. Il restauro “scientifico” e il pensiero e l'opera di G. Giovannoni. Le carte del restauro e l’organizzazione della tutela nel primo quarantennio del Novecento. La ricostruzione dei monumenti danneggiati dalla guerra e l’estensione del concetto di monumento (1945-1955). Il restauro critico nel pensiero e nell’opera dei suoi maggiori estensori: R. Pane, C. Brandi e R. Bonelli. P. Gazzola e la Carta di Venezia. Protagonisti e orientamenti teorici del restauro nel secondo Novecento in Italia. La conservazione dei centri storici e il restauro urbano. La cultura contemporanea del restauro. Il restauro del “nuovo”.
    1 Sopralluogo

    Obiettivi, caratteri e requisiti del progetto di restauro 0.25 CFU
    I requisiti del progetto. Il minimo intervento. La riconoscibilità. La compatibilità e le sue declinazioni. Il rispetto della materia e il concetto di autenticità. L’attualità espressiva e il rapporto Antico-Nuovo (materiali, codici e linguaggi). La reversibilità e la durabilità delle aggiunte. La sostenibilità del restauro (economica, socioculturale e ambientale). Lacune e loro trattamento.
    Ripristino, recupero, riuso, conservazione e manutenzione programmata: dal progetto al piano, dal restauro alla manutenzione.

    Modalità del progetto: il restauro come progetto di conoscenza 0.25 CFU
    Analisi diretta e indiretta dell’architettura. Analisi indiretta e sue fonti d’indagine. Metodologia e finalità della ricerca bibliografica. La raccolta cartografica e iconografica storica e corrente: fonti e modalità di analisi dei documenti. L’inquadramento storico-urbano. L’analisi diretta: il rilevamento fotografico, il rilievo e le sue tematizzazioni (rilievo metrico, architettonico, materico-costruttivo, stratigrafico, del degrado delle superfici, del dissesto).

    Il progetto di conoscenza e il rilievo per la conservazione 0.25 CFU
    Strumenti informatici per il rilievo e il trattamento digitale delle immagini. Mosaicatura e fotoraddrizzamento delle cortine e delle superfici orizzontali (ortofoto e ortofotomosaici). Stratigrafia degli elevati, archeometria, cronotipologia, mensiocronologia degli apparecchi murari. Il rilievo stratigrafico e la cronologia delle fasi costruttive.

    Il progetto diagnostico: strumenti e metodi. 0.25 CFU
    Controlli non distruttivi, saggi e prelievi. Principali indagini tecnico-scientifiche in situ (termografia, videoendoscopia, georadar, pacometro, strumenti sonici e ultrasonici, martinetti piatti, fessurimetri, resistografo) e in laboratorio (prove fisico-chimiche).

    Alterazione e degrado. 0.5 CFU
    Il deterioramento dei materiali e delle strutture. Fenomeni dovuti all’azione dell’acqua: umidità e sue cause. Fenomeni fisici. Fenomeni chimici. Fenomeni fisico-chimici: il biodeterioramento. Altri fenomeni di degrado (inquinamento atmosferico, fattori geologici, degrado antropico, etc.). Forme di degrado tipiche dei materiali lapidei naturali e artificiali in funzione del litotipo. Forme di degrado tipiche degli intonaci, dei laterizi e del legno. Rilievo e rappresentazione del degrado di materiali e superfici. Raccomandazione NORMAL 1/88, norme UNI e riferimenti internazionali: lessico dei principali fenomeni di degrado dei materiali lapidei naturali e artificiali.
    1 Sopralluogo

    Materiali e tecniche dell’architettura storicizzata. 0.5 CFU
    Caratterizzazioni geolitologiche. Gli apparecchi murari lapidei e laterizi e i principali sistemi costruttivi storici. Magisteri di paramento e nuclei murari. Elementi di cronotipologia degli apparecchi murari storicizzati di area campana. Malte, intonaci e finiture. I leganti. Tinteggiature e finiture superficiali. Il legno: caratteristiche, lavorazioni e impieghi storici. Elementi cronotipologici di solai e coperture in legno, infissi in legno, ferramenta e protezioni metalliche, pavimenti, lastrici e pavimentazioni della cultura storica regionale (XVI-XIX sec.).
    1 Sopralluogo

    La conservazione della “materia”: criteri, requisiti, metodi, procedure e applicazioni. 0.25 CFU
    Disinfestazioni, preconsolidamenti, puliture, consolidamenti, riadesioni e incollaggi, reintegrazioni, protezioni. Il trattamento delle superfici lapidee, delle cortine laterizie, delle malte, degli intonaci, delle tinteggiature e delle superfici lignee.

    English

    Teaching language

    Italian

    Contents

    Fundamentals of theory and history of restoration.
    Eighteenth-century historicism, neoclassical culture and archaeological restoration. The papers of the pre-war restoration.
    The reconstruction of monuments damaged during the Second World War.
    Critical restoration.
    Environmental values and the preservation of historic centers.
    The culture of contemporary restoration.
    Mensiochronology of the historicized construction components.
    Role and characteristics of manual and automatic survey and digital image processing (photoplanes and orthophotos) for the conservation project.
    The diagnostic project: concepts, methodologies and analysis tools. Characteristics and limits of their applicability
    Constructive features of historical regional architecture. Bell walls in yellow, gray and limestone tuff. Floors and wooden roofs of modern and contemporary age. Fixtures and hardware of non-industrial production. Pre-industrial floor paving.
    Restoration techniques: operational solutions for consolidation, repair, removal of degradation phenomena, requalification, reuse and enhancement of cultural resources.

    Textbook and course materials

    REFERENCE TEXTS:
    G. CARBONARA (a cura di), Trattato di restauro architettonico, UTET Scienze e Tecniche, Torino 1996-2011, voll. I-IV (Fondamenti); voll. V-VII (Impianti); voll. IX-XII (Aggiornamenti);
    G. CARBONARA, Avvicinamento al restauro. Teorie, storie monumenti, Napoli, Liguori 1997.
    G. FIENGO, L. GUERRIERO (a cura di), Atlante delle tecniche costruttive tradizionali. Napoli, Terra di Lavoro (XVI - XIX), voll. I-II, Arti Tipografiche, Napoli 2008.
    S.F. MUSSO, Tecniche di restauro architettonico, UTET Scienze e Tecniche, Torino 2013.
    S.F. MUSSO, Recupero e restauro degli edifici storici. Guida pratica al rilievo e alla diagnostica, IV ed. agg. e ampliata, EPC, 2016.
    D. FIORANI, Restauro architettonico e strumento informatico. Guida agli elaborati grafici, Liguori, 2004.
    M. D’Aprile, Murature angioino-aragonesi in Terra di Lavoro, Arti Tipografiche, Napoli, 2002.
    THEMATIC INSIGHTS:
    C. FEIFFER, La conservazione delle superfici intonacate, Milano 1997.
    B.P. TORSELLO, Che cos’è il restauro? Nove studiosi a confronto. Marsilio, Venezia 2005.
    G. FIENGO, L. GUERRIERO (a cura di), Murature tradizionali napoletane. Cronologia dei paramenti tra il XVI e il XIX secolo, Ari Tipografiche, Napoli 1998, pp. 71‐151.
    D. FIORANI (a cura di), Restauro e tecnologie dell’architettura, Roma Carocci Ed., 2009.

    Course objectives

    The course aims to provide critical and technical tools of knowledge and method aimed at drafting the restoration project in the architectural field, according to a strictly conservative orientation. Starting from a brief historical and theoretical profile of the discipline, from its constitution to the present, the course deepens and critically examines the methodological and operational foundations that have structured its development.
    At the end of the course the student will acquire the ability to investigate and interpret the matter constructed by indirect research of the relevant gnoseological sources and data, to the survey of the architectures and the built environment, to the mapping of pathologies (instability and degradation) inherent to buildings, up to diagnostic tests and the most appropriate application methodologies, in order to acquire an understanding as holistic and systematic as possible of the organism built in its constituent elements, in the historical constructive development that led it to assume its current connotations, as well as in its damage mechanisms (degradation and instability), with the primary purpose of recognizing the causes that these vulnerabilities have determined and designing, consequently, the solutions for their removal or, if this would involve the compromise rather than the conservation of the artifact, at least the reduction of the most deleterious and pervasive effects caused by them. Consequently, the course aims to transfer to students also the skills and knowledge necessary for the technical-operational design of the solutions of the individual problems highlighted through the "knowledge phase", structuring the actions according to the damage priorities and vulnerabilities found. The acquisition of the described skills and competences will be expressed – and, therefore, evaluated during the exam – through the drafting of a conservation project of an architectural organism of complex stratification, particularly marked by showy processes of degradation / instability, identified in agreement with the teacher.

    Prerequisites

    Fundamentals and methods of the direct metric survey (geometric survey) of architecture.
    Fundamentals of history of architecture and knowledge of lexical elements and dynamics of development of the most widespread historicized languages.
    Fundamentals of architectural technology and construction features
    Fundamentals of statics and of damage mechanisms and instability dynamics of historicized constructions made in loadbearing masonry and/or with timber frames.

    Teaching methods

    The topics discussed in the lectures will be supported by in-house and off-site seminar activities, to support the deepening of specific themes. Inspections will also be carried out to illustrate restoration interventions, if possible, even during execution and to start, as well as possibly further support during construction, the drafting of the assigned project exercise. During the lessons, finally, an adequate space will always be reserved for the review of the students' works (tests, reports, project exercises).
    Attendance at the course is mandatory to the extent of 70%. Attendance will be recorded.

    Evaluation methods

    Each student is required, with individual responsibility, to draw up a conservation project, obviously adapted to the limitations and educational needs but which, nevertheless, includes: the listed architectural survey, the material and degradation surveys – as well as, where necessary, the relief of the instability (cracked framework) – the chronology of the structures (and, in the case of an environment, the chronology of the phases of development of the urban organism), a descriptive report of the knowledge data collected and the aims, approaches and main strategies of the project, the rough project of the conservation interventions hypothesized with some solutions analyzed in more detail. This project must refer to sites or organisms of an architectural nature of complex stratification – that is, which have undergone several interventions of expansion, restructuring, restoration, reconstruction, etc. during their history) extensively marked by degradation processes, as well as if possible also by evident instability, selected in concert, or even directly proposed, by the teacher. In summary, with respect to the assigned organism, students will therefore have to experience bibliographic, iconographic, photographic, cartographic and documentary research related to historical and current sources, carry out the listed architectural survey, the material relief and the relief of the degradation of all the significant elevations, also chosen in agreement with the teacher, conduct the stratigraphic analysis of these fronts and design, finally, the most appropriate conservation interventions. Depending on the size and complexity of the assigned work topics, on the teacher's indication, the projects can also be developed in groups (maximum of three-four elements).
    The exam takes place orally and coincides with the individual illustration of the design exercises. This will allow the verification of the knowledge learned as the ability to record, describe and interpret appropriately and with the correct terminology the constituent characteristics of the analyzed architecture, its behaviors and damage mechanisms, in order to evaluate the degree of understanding achieved by the examiner as the ability to interpret the problems detected and go back to the causes that generated them. The candidate must also demonstrate to communicate in a clear and appropriate way the aims, means and strategies he intends to implement, using specialized lexicon and nomenclature. During the interview at least three questions will focus on the topics of the program.

    Other information

    The lectures will take place with the support of ppt presentations (slides), regularly delivered to students as teaching material. Similarly, during the course, other materials (pdf) will be provided for individual thematic insights (papers, excerpts from books, reports, reports of restoration interventions, etc.). All digital material will be available in the specific section of the website, i.e. through the MS Teams platform in the relevant study group. For a clearer and more complete assimilation of the contents of this teaching, it is strongly recommended to always use the notes of the lessons, as collected during their development.

    Course Syllabus

    Current issues and trends 0.25 credits
    Restoration and conservation: the main positions of the contemporary debate.
    1 inspection

    Outlines of theory and history of restoration 1.5 CFU
    Neoclassicism and archaeological restoration. E.E. Viollet-le-Duc and restoration in style in France and Europe. Conservation as a political-social instance: J. Ruskin, W. Morris and the culture of Anglo-Saxon origin. Stylistic restoration in Italy. C. Boito and the historical-philological restoration. The thought of A. Riegl and M. Dvorak. The "scientific" restoration and the thought and work of G. Giovannoni. The restoration papers and the organization of protection in the first forty years of the twentieth century. The reconstruction of monuments damaged by the war and the extension of the concept of monument (1945-1955). The critical restoration in the thought and work of its major authors: R. Pane, C. Brandi and R. Bonelli. P. Gazzola and the Venice Charter. Protagonists and theoretical orientations of restoration in the late twentieth century in Italy. The preservation of historic centers and urban restoration. The contemporary culture of restoration. The restoration of the "new".
    1 Inspection

    Objectives, characteristics and requirements of the restoration project 0.25 CFU
    The requirements of the project. The least intervention. Recognizability. Compatibility and its declinations. Respect for the material and the concept of authenticity. The expressive actuality and the relationship between the Old and the New (materials, codes and languages). The reversibility and durability of additions. The sustainability of restoration (economic, socio-cultural and environmental). Gaps and their treatment.
    Restoration, recovery, reuse, conservation and scheduled maintenance: from design to plan, from restoration to maintenance.

    Project modality: restoration as a knowledge project 0.25 CFU
    Direct and indirect analysis of architecture. Indirect analysis and its sources of investigation. Methodology and purpose of bibliographic research. The historical and current cartographic and iconographic collection: sources and methods of document analysis. The historical-urban framework. Direct analysis: photographic survey, survey and its themes (metric, architectural, material-constructive, stratigraphic, surface degradation, instability).

    The knowledge project and the survey for conservation 0.25 CFU
    IT tools for the survey and digital processing of images. Mosaicing and photostraightening of curtains and horizontal surfaces (orthophotos and orthophotomosaics). Stratigraphy of elevations, archaeometry, chronotypology, mensiochronology of masonry appliances. The stratigraphic survey and the chronology of the construction phases.

    The diagnostic project: tools and methods. 0.25 credits
    Non-destructive testing, assays and withdrawals. Main technical-scientific investigations in situ (thermography, videoendoscopy, georadar, pacometer, sonic and ultrasonic instruments, flat jacks, crack meters, resistograph) and in the laboratory (physico-chemical tests).

    Alteration and degradation. 0.5 credits
    The deterioration of materials and structures. Phenomena due to the action of water: humidity and its causes. Physical phenomena. Chemical phenomena. Physico-chemical phenomena: biodeterioration. Other degradation phenomena (air pollution, geological factors, anthropic degradation, etc.). Forms of degradation typical of natural and artificial stone materials depending on the lithotype. Forms of degradation typical of plasters, bricks and wood. Survey and representation of the degradation of materials and surfaces. Recommendation NORMAL 1/88, UNI standards and international references: lexicon of the main phenomena of degradation of natural and artificial stone materials.
    1 Inspection

    Materials and techniques of historicized architecture. 0.5 credits
    Geolithological characterizations. Stone and brick masonry fixtures and the main historical building systems. Magisterium of facing and walls. Chronotypology elements of the historicized masonry fixtures of the Campania area. Mortars, plasters and finishes. Binders. Painting and surface finishes. Wood: characteristics, processes and historical uses. Chronotypological elements of wooden floors and roofs, wooden fixtures, hardware and metal protections, floors, paving and flooring of the regional historical culture (XVI-XIX centuries).
    1 Inspection

    The conservation of "matter": criteria, requirements, methods, procedures and applications. 0.25 credits
    Disinfestations, pre-consolidations, cleanings, consolidations, re-adhesions and gluing, reinstaintments, protections. The treatment of stone surfaces, brick curtains, mortars, plasters, painting and wooden surfaces.

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